Sai perché gli atleti usano il ghiaccio dopo lo sport?

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Emanuele Mortarotti in
03 agosto 2023

Oggi scopriamo quali sono le motivazioni che spingono gli atleti ad utilizzare il ghiaccio dopo aver fatto sport, grazie al supporto di un articolo pubblicato su news-medical.net.

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Oggi scopriamo quali sono le motivazioni che spingono gli atleti ad utilizzare il ghiaccio dopo aver fatto sport, grazie al supporto di un articolo pubblicato su news-medical.net.

 

Dopo una partita di calcio/basket/rugby o qualsiasi altro tipo di sport vi venga in mente, sempre più atleti si mettono nelle cosiddette “camere del freddo”, facendo un vero e proprio bagno in una camera che rilascia getti d’ aria ghiacciata.

Il trattamento prende il nome di crioterapia. Nonostante le temperature bassissime che si sfiorano in questi macchinari, l’idea generale è che mettersi in camere del genere a temperature di gran lunga sotto gli zero gradi riduca le infiammazioni, diminuendo gli indolenzimenti e migliorando la ripresa del corpo dopo lunghi sforzi fisici.

 

Ma qual è la base scientifica per spiegare tutto ciò? Perché molti atleti professionisti decidono di sottoporsi a questa pratica?

Stephen Harridge, professore di Fisiologia specializzato in medicina sportiva, commenta l’ultimo studio riguardante il raffreddamento dei muscoli post esercizio in questi termini: “Mentre le immersioni in acqua gelida (dai -10 ai -15 gradi) post esercizio fisico sono state popolari per molti anni, ora impazza la crioterapia, che interessa tutto il corpo. La crioterapia è sicuramente un’alternativa ‘estrema’, che utilizza temperature estremamente rigide (dai -85 ai -135 gradi centigradi!)”.


Ad ogni modo, per entrambi i metodi, le domande rimangono le stesse: sono efficaci? Uno è migliore dell’altro, o si equivalgono?

 

Il dottor Harridge spiega: “L’evidenza scientifica, ad oggi, non mostra entusiasmo o esagerato supporto nei confronti del loro utilizzo. Quando si controllano i markers relativi all’infiammazione – individuabili grazie a semplici analisi del sangue – si riscontra un basso (quanto nullo) effetto terapeutico. Quindi, non ci sono molte prove a sostegno di questa usanza, molto in voga tra gli atleti di oggi.

Vista la popolarità crescente sia delle immersioni in acqua gelida sia della crioterapia, nuovi studi e ricerche si susseguono e risultano necessari per determinare se, oggettivamente, il corpo riceve dei benefici da queste pratiche. Una delle sfide degli studi è riuscire a distinguere l’effetto ‘placebo’ da veri e propri benefici che possono essere apportati dal freddo”.

 

 

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